Elenco Allegati
Direzione Didattica Statale 1° Circolo
Presidenza ed Uff. Amministrativi presso Plesso ICE SNEI- Via Nobile 80011- ACERRA (NA)
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Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico per la Predispozione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa Triennio 2016/2019
PROT.N°4181 A/19 DEL11/11/2015
AL COLLEGIO DEI DOCENTI AL CONSIGLIO D’ISTITUTO
AI GENITORI
AL DSGA AL PERSONALE ATA
ATTI AL SITO WEB
Oggetto: Atto di Indirizzo al Collegio dei Docenti per la Predispozione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa Triennio - Triennio 2016/17- 2017/18 - 2018/19.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTO l’art. 25 del D.lgs.165 del 31 marzo 2001
VISTA la Legge n. 59 DEL 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;
VISTA la Legge n. 107 del 2015, Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione;
VISTO l’art. 3 del DPR 275/1999, come novellato dall’art. 1, comma 14 della legge 107/2015;
EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO
Al fine di definire le linee di azione e di orientamento secondo le quali il Collegio dei docenti possa, nelle sue articolazioni operative, individuare i percorsi didattici e le proposte organizzative indispensabili per la piena realizzazione della MISSION dell’istituzione scolastica secondo la VISION che si concretizzerà in tutte le attività previste nella stesura del piano triennale dell’offerta formativa, documento identitario della scuola.
A TALE SCOPO
- CONSIDERATO:
- che le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla piena realizzazione dell’autonomia scolastica, che trova la sua espressione di massima trasparenza nella individuazione delle aree e delle modalità di attuazione del piano dell’offerta formativa triennale, in un’ottica di organizzazione flessibile e democratica, condivisa con tutte le componenti del processo formativo e sentiti tutti gli stakeholder;
- che le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 in termini di organico funzionale consentiranno la realizzazione di un’offerta formativa arricchita, potenziata e curvata da una parte a rispondere ai bisogni dell’utenza e dall’altra ad allineare il sistema scolastico italiano alle sempre più pressanti richieste dell’Europa, attraverso l’impianto di un’offerta formativa strutturata sulla conquista di competenze europee e di cittadinanza
- PRESO ATTO CHE
- le innovazioni introdotte dalla L.107/2015 prevedono uno spostamento della competenza nell’emanazione degli indirizzi del Piano dal Consiglio di istituto al Dirigente Scolastico, nella consapevolezza che, questi è l’organo in possesso di una visione globale e sistemica dell’istituzione, avendone chiare le istanze sociali a cui rispondere, le risorse professionali di cui poter disporre nonché quelle finanziarie e strutturali
- che, in proposito, è in capo al Dirigente Scolastico la responsabilità di attivare relazioni con i soggetti istituzionali del territorio per ottenerne la collaborazione e valutarne le opportunità offerte, nonché acquisire eventuali proposte funzionali allo sviluppo di un’organizzazione logistica e didattica sostenuta da servizi esterni e da sinergie programmatiche.
- il collegio dei docenti elabora il Piano prendendo atto delle presenti linee di indirizzo e articolandosi in gruppi di lavoro che elaborano, nel rispetto di specifiche competenze di indirizzo, i piani attuativi delle diverse dimensioni: didattica, metodologica, valutativa, organizzativa, curricolare, potenziata, extracurriculare, inclusiva, formativa, orientativa, sociale;
- il consiglio di istituto lo approva, individuandone la fattibilità anche sul piano contabile, definendo le aree di interfaccia con il Programma annuale
- nel piano vanno indicate le ragioni dell’organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione per il conseguimento degli obiettivi previsti dal piano e, in particolare, degli obiettivi del Piano di miglioramento, parte integrante del Piano triennale dell’offerta formativa, alla luce dell’autovalutazione effettuata e rappresentata nel RAV di cui alla C.M.47/2014 e alla direttiva 11/2014
- il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre.
- il piano viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR
- CONSIDERATE
prioritarie le criticità emerse dal Rapporto di autovalutazione (RAV) nonché dagli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti
- TENUTO CONTO
- dell’analisi del contesto condotta con modalità formali ed informali;
- degli esiti delle procedure di autovalutazione messe in atto nella scuola rispetto all’offerta formativa proposta;
- degli esiti degli alunni in termini didattici e comportamentali, in attuazione delle procedure valutative collegialmente condivise ed attuate;
- dei miglioramenti ottenuti anche con l’attuazione della programmazione FSE e FESR 2007/2013 da cui la scuola ha ottenuto benefici in termini di finanziamenti per la realizzazione di attività di arricchimento dell’offerta formativa e per l’acquisizione di attrezzature informatiche, finalizzata alla dematerializzazione degli atti e al supporto alla didattica;
- delle attività già messe in campo dalla scuola in ordine a quanto prescritto dal T.U.81/2008 per assicurare il benessere, la tutela della salute e della sicurezza di lavoratori e degli alunni;
- delle iniziative di formazione realizzate a favore dei docenti per lo sviluppo delle competenze disciplinari, metodologiche e relative all’inclusione e all’integrazione delle diverse abilità;
- delle iniziative di formazione messe a disposizione di associazioni del territorio a favore delle famiglie, degli alunni per una sinergia formativa rispetto a tematich e attuali quali i rapporti scuola-famiglia, la legalità, l’educazione all’ambiente e alla salute;
- delle efficaci ricadute delle attività extracurriculari coerenti con la mission generale del POF;
- delle risultanze delle attività realizzate a favore del territorio con la celebrazione di momenti particolari dell’anno comunicando al sociale l’attività della scuola (Festa dell’albero, Natale, Giornata della legalità, Settimana della Musica);
- delle risultanze delle visite guidate per la conoscenza del proprio territorio, dei beni di interesse culturale e artistico della propria regione, delle uscite con finalità di arricchimento culturale tramite cineforum e manifestazioni teatrali;
- delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori;
PREMESSO E TENUTO PRESENTE QUANTO SOPRA DEFINISCE
le seguenti linee di indirizzo su cui orientare le attività della scuola e le scelte di management, coordinamento e controllo di gestione e di amministrazione ai fini dell’elaborazione del PianoTriennale dell’Offerta Formativa, per il triennio 2016/2019:
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano.
2) Nel definire le attività per il RECUPERO ED IL POTENZIAMENTO del profitto degli studenti, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare dei seguenti aspetti:
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI è risultato superiore a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e matematica si è presentato in linea o di poco inferiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano dalla media della scuola oppure in alcune classi si discostano in positivo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e2 in italiano e in matematica è risultata inferiore alla media nazionale.
Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è risultato accettabile; sono presenti alcune situazioni (classi, plessi, ecc.) nelle quali le competenze sociali e civiche sonoscarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole). In generale, gli studenti hanno raggiunto un sufficiente livello di organizzazione del metodo di studio, anche se, in molte classi terminali della scuola primaria, alcuni di essi non hanno ancora sviluppato un’adeguata autonomia.
La scuola ha adottato criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma non ha ancora costruito strumenti comuni per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti. La provenienza socio-economico-culturale di molti alunni rende diffuso il problema della disciplina e dell’osservanza delle regole, per alcuni casi particolari non proprio consoni alle più comuni regole della civile convivenza; per questi casi, il problema nasce dalla scarsa collaborazione di alcune famiglie che poco partecipano alla vita della scuola e alla crescita educativa e formativa dei propri figli.
In merito agli spazi educativi della scuola, essi sono molto carenti e sfruttati al massimo dellepotenzialità, in quanto le classi sono ospitate in 9 plessi, locati anche presso altri circolo didattici e scuole medie del territorio, strutture temporanee a causa dell’inagibilità della sede ufficiale. La condizione di ospiti determina, da ben cinque anni a questa parte, la mancanza di una efficiente unitarietà di lavoro dei docenti attraverso il costante confronto, difficoltà organizzative e di comunicazione, la necessità di una cultura della sicurezza sempre più capillarizzata in relazione alle diverse problematiche strutturalideiplessiospitanti,la mancanza di veri e propri laboratori e palestre adeguatamente strutturati per supportare l’attività d’insegnamento e di ricerca nell’ottica della diversificazione dell’approccio conoscitivo, della valorizzazione dei diversi linguaggi e dell’acquisizione di competenze specifiche da parte deidiscenti.
Nonostante le numerose criticità legate oltre che agli esiti degli studenti anche alle condizioni logistiche dell’istituto, la scuola continua a crescere grazie al buon clima di lavoro, alla disponibilità e professionalità di tutti gli operatori e alla positiva immagine che l’istituzione ha conquistato nel tempo sul territorio in cui opera.
3) Alla luce di tale resoconto, il POFT, se da una parte sarà rivolto all’attenta conservazione e consolidamento dei punti di forza già riscontrati ed evidenziati nel RAV, dall’altra dovrà garantire la piena realizzazione dell’autonomia nell’ innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli studenti valorizzando le potenzialità e gli stili d’apprendimento. La progettazione curricolare, aggiuntiva/potenziata, ed extracurriculare avrà, già a partire dall’annualità 2015/2016, un’impostazione orientata in primo luogo al miglioramento di almeno il 5% delle competenze in italiano e matematica, da evolversi nelle annualità successive fino a raggiungere il 15% di incremento.
Si terrà conto, inoltre, anche delle seguenti altre priorità:
- valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche degli alunni in chiave europea, con particolare riferimento alla lingua inglese;
- sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno e l'assunzione di responsabilità, nonché' della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri;
- sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
- lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione;
- Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio auspicando così un consolidamento delle pratiche già esistenti di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, di valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e riconoscimento del merito degli alunni;
- acquisizione e/o consolidamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali attraverso la valorizzazione della cultura musicale locale;
- prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione soprattutto in relazione alla presenza di alunni di nazionalità extraeuropea;
- potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati, anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;
- apertura pomeridiana sia per la scuola dell'Infanzia ( con servizio mensa a carico del Comune) che per la Primaria ( rientro pomeridiano per progetti extracurriculari di recupero, consolidamento e ampliamento delle abilità di base da realizzarsi con docenti O.P. e/o retribuiti con FIS);
- alfabetizzazione e il perfezionamento dell'italiano come lingua seconda per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
- sviluppo del metodo cooperativo e della ricerca-azione tra i docenti;
- sviluppo delle competenze informatiche degli alunni (utilizzo consapevole degli strumenti elettronicie alfabetizzazione di base) e dei docenti ( utilizzo delle TIC a sostegno della didattica);
- collaborazione con le famiglie ed il territorio anche attraverso azioni formative dedicate;
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valorizzazione delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dalle associazioni dei genitori di cui tener conto nella formulazione del Piano.
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migliore capacità di lavorare in gruppo |
- Incentivare la partecipazioneai progetti extracurriculari di recupero e consolidamento |
Curricolo, progettazione e valutazione |
Migliorare le pratiche dei Consigli di interclasse/intersezione e del Collegio Docenti relative alla documentazione didattico- metodologica e agli strumenti valutativi |
- Rendere pervasivo l’uso delle tecnologie e dell’innovazione didattico-metodologica nelle pratiche educative-didattiche; - Strutturare un curricolo verticale che sostengala progettazione di piani personalizzati per competenze; - Formare un docente con competenze specifiche per l’apprendimento innovativo (Animatore digitale); - Costruire un archivio documentale delleattività di recupero e sostegno; - Progettare e somministrare compiti di realtà; - Strutturare rubriche di valutazione e indicatoridi osservazione delle competenze; - Strutturare un modello di certificazione finale delle competenze coerente con il curricolo verticale progettato |
Integrazione con il territorio e Rapporti con le famiglie |
Favorire il coinvolgimento attivo delle famiglie alla vita della scuola
Collaborare attivamente con gli EE.LL. e le istanze socio- culturali esistenti sul territorio |
- Aprirsi alla realtà sociale e culturale in cui si trova ubicata la scuola con il duplice atteggiamento di recettività e propositività; - Organizzare open day e manifestazioni intermedie e finali con la partecipazionediretta dei genitori - Organizzare formazione sui temi dei rapporti scuola-famiglia e sulla funzione degli organi collegiali per i genitori anche attraverso associazioni culturali del territorio. - Assegnare ai referenti delle reti formalizzate (RETI, FOCUS GROUP, CONFERENZE DISERVIZIO) specifiche funzioni in rapporto all’azione formativa nei riguardi degli alunni, al fine di coinvolgere le istituzioni diverse dalla scuola in attività di promozione sociale e culturale ed ottenere interazione di risorse - Collaborare con l’E.L. e l’ASL Na2 Nord ai fini del finanziamento di progetti sulla disabilità e sugli |
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alunni stranieri, anche con incremento dell’assistentato specialistico |
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola |
Migliorare le condizioni di sicurezza dei locali della scuola
Migliorare le condizioni logistiche
Ampliare la rete informatica ai fini della dematerializzazione |
- Chiarire con EL i reciproci compiti di responsabilità in merito alla programmazione dell’offerta formativa; - Collaborare con E.L. per ridefinire la rete scolastica con la sensibile riduzione del numero di plessi scolastici e la loro ubicazione in sedi autonome rispetto ad altre istituzioni scolastiche - Ottenere il supporto dell’EL per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza dei plessi e di ampliamento della rete informatica a servizio delle attività didattiche e dei servizi amministrativi |
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane |
Valorizzare il personale docente in rapporto a competenze organizzativo- gestionali
Migliorare le competenze digitali del personale docente ed ATA con un incremento dei risultati del 5% (primo anno), 10% (secondo anno), 15% (terzo anno)
Valorizzare il personale amministrativo in rapporto a competenze organizzativo- gestionali |
- Migliorare le competenze organizzative e gestionali dei responsabili di plesso e coadiutori d’interclasse attraverso corsi di formazione ed autoaggiornamento sulla sicurezza, sulle innovazioni normative in atto, sulla modalità di strutturazione di orari interni, rapporti scuola- famiglia, coordinamento di gruppi di lavoro; - Capillarizzare competenze professionali in materia di progettazione e organizzazione attraverso attività di tutoraggio e di ricerca- azione tra FF.SS. e figure di supportoindividuate per ciascuna Area strumentale al POFT - Creare commissioni di lavoro per ampliare la partecipazione e l’approfondimento di aspetti innovativi dell’organizzazione scolastica; - Organizzare focus group, chat, per la condivisione e disseminazione di pratiche progettuali ed organizzative; - Formare nel corso del triennio docenti diversi per l’attuazione del PSDN; - Organizzare corsi di formazione sull’utilizzo delle TIC e sul registro elettronico; - Organizzare corsi di formazione per la progressiva attuazione della segreteriadigitale; - Accrescere le competenze organizzative del personale amministrativo attraverso l’assegnazione di ruoli rispondenti allespecifiche attitudini e professionalità, la rotazione degli incarichi, l’intercambiabilità dei ruoli e la formazione in servizio su specifiche aree gestionali. |
5) Le SCELTE METODOLOGICHE, la mediazione didattico-educativa, gli strumenti di verifica degli apprendimenti e delle competenze, i processi di valutazione, saranno rivolti a garantire personalizzazione e successo formativo, inclusione e differenziazione, a seconda delle necessità, in una logica di collegialità e di condivisione delle procedure.
In coerenza con quanto previsto dal Piano di miglioramento sarà stilato il curricolo per competenze potenziato, con l’obiettivo di processo di riorganizzare la struttura della progettazione curricolare di istituto, già in dimensione verticale ed orizzontale, anche con uno sguardo all’attuazione della flessibilità organizzativa, con la previsione di una strutturazione della giornata scolastica degli alunni con orari paralleli che consentano il potenziamento delle discipline di base per gruppi di classi parallele e con l’organizzazione di attività a classi aperte con l’utilizzo dei docenti dell’organico potenziato.
Il curricolo potenziato rappresenterà lo strumento di rinforzo e di potenziamento perché ognuno sia valorizzato nelle sue caratteristiche di apprendimento e gli obiettivi di miglioramento siano perseguiti soprattutto nel senso della conquista degli strumenti necessari all’alfabetizzazione culturale di base.
Si favorirà l’impiego di strategie didattiche quali il cooperative learning, il peer to peer in un’ottica anche di sviluppo di competenze trasversali, di abilità di problem solving, di learning by doing, di cittadinanza attiva, al fine di sviluppare comportamenti di accoglienza, di tolleranza, di solidarietà e di apertura all’intercultura e alla differenziazione di genere.
6) Altrettanto sinergica con la progettazione del curricolo verticale, orizzontale e potenziato, sarà la PROGETTAZIONE DELLE ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI finalizzate alla valorizzazione delle risorse e delle vocazioni territoriali, delle attitudini per l’orientamento di ciascuna persona. L’offerta formativa avrà lo sguardo rivolto all’intreccio tra linguaggi verbali e linguaggi non verbali, valorizzando soprattutto esperienze nel settore della musica, dell’ampliamento delle abilità in lingua madre e in lingua straniera Inglese, dell’arricchimento delle abilità di base in matematica in termini di rapporto tra matematica e realtà.
Dal punto di vista formale, i progetti extracurriculari dovranno essere presentati secondo la scheda tecnica già in uso nella scuola, opportunamente integrata di sezioni riguardanti gli aspetti relativi ai livelli di partenza, indicatori utilizzati, risultati attesi, alla rendicontazione delle attività svolte ai fini del monitoraggio costante e alle azioni di documentazione e disseminazione.
7) La progettazione educativa e didattica potrà realizzarsi attraverso le seguenti FORME ORGANIZZATIVE:
- l’organizzazione modulare dell’orario settimanale per favorire la presenza di più figure professionali al posto della docente unica nella scuola primaria;
- la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo;
- lo svolgimento in orario pomeridiano delle attività di recupero, consolidamento e potenziamento per gruppi di alunni di classi parallele;
- l’assegnazionedeglialunnialleclassiinrapportoallavicinanzadelplessoincuilaclasseèubicata alla sede abitativa deldiscente.
- Creazione di più figure di supporto alla logistica in supporto ai responsabili di plesso
8) Per ciò che concerne i POSTI DI ORGANICO, COMUNI E DI SOSTEGNO, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito:
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Scuola Primaria |
Posto comune |
49 |
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Posto sostegno |
28 |
|||
Inglese |
4 |
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Religione |
4 |
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TOTALE |
85 |
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Scuola Infanzia |
Posto comune |
25 |
||
Posto Sostegno |
6 |
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Religione |
1 |
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TOTALE |
32 |
9) Per ciò che concerne i POSTI PER IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di n° 7 unità:
n. 2 docenti di area linguistica ( di cui n° 1 di Lingua Inglese)
n. 2 docenti di arealogico-scientifica
n. 1 docente per progetti cittadinanza di cui n°1 da utilizzare anche per eventuali supplenzebrevi
n.1 docenti di area laboratoriale (Musica) da utilizzare anche per eventuali supplenzebrevi
10) Per ciò che concerne i POSTI DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO il fabbisogno è così definito:
DSGA |
1 |
Ass. Amministrativi |
6 |
Collaboratori scolastici |
17 |
TOTALE |
24 |
11) Data l’atipicità logistica dell’istituzione scolastica, dislocata su ben 9 plessi su tutto il territorio di Acerra, nell’ambito delle SCELTE DI ORGANIZZAZIONE, dovranno essere previste n°9 referenti di plesso e n° 5 coadiutori d’interclasse, n°2 coadiutori d’intersezione al fine di rendere più capillare il controllo dei processi organizzativi e il coordinamento a livello di plesso, di classi e sezioni parallele.
12) In linea con la progettazione curricolare, finalizzata al conseguimento degli obiettivi di processo individuati nel Piano di miglioramento, è il PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA.
Esso ha la precipua finalità di valorizzare il personale docente ed ATA, attraverso percorsi formativi finalizzati al miglioramento della professionalità teorica, metodologico- didattica e amministrativa, alla innovazione tecnologica, alla valutazione autentica, alla didattica laboratoriale, alla diffusione delle “best practices”.
La formazione sarà realizzata attraverso incontri di lezione frontale e workshop relativi alla didattica per competenze, alla dematerializzazione degli atti amministrativi e alle problematiche educativo-didattiche connesse all’integrazione e all’inclusione.
La misura oraria minima prevista sarà di ore n° 20 sia per il personale docente che ATA.
13) A rafforzare l’offerta formativa concorreranno le opportunità offerte dai finanziamenti europei (PON 2014/2020) nazionali ( progetti MIUR), comunali o regionali/provinciali alle cui iniziative la scuola garantirà la PARTECIPAZIONE per assicurare la forza economica con cui affrontare le diverse esigenze formative non finanziabili con le risorse ordinarie.
14) Consegue a tutto quanto sopra delineato la presa d’atto ed acquisizione da parte di tutte le componenti professionali della scuola del REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE IN MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE ai fini della valutazione dell'efficienza e l'efficacia dell’azione formativa svolta dalla scuola, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 1 del decreto legislativo 19 novembre 2004,n.286.
Di conseguenza, annualmente il Piano di miglioramento sarà monitorato, anche sulla base delle scadenze e degli input eventualmente provenienti dall’INDIRE. Sarà altresì rivisitato il Rapporto di autovalutazione per lo SVILUPPO E POTENZIAMENTO del sistema e del procedimento di valutazione della nostra istituzione scolastica, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi.
15) Per ciò che concerne ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI occorrerà tenere presente che, in mancanza di aule laboratori per gli alunni, sarà necessario incrementare le dotazioni informatiche mobili nell’ottica di ottenere un ambiente di lavoro facilmente utilizzabile da tutte le classi dell’istituto con la possibilità di focalizzare la didattica su contesti linguistici e matematici di tipo operativo, su una collaborazione totale tra gli allievi ed il docente, su ricerca e sviluppo delle conoscenze in modo diretto e reticolare.
Le dotazioni informatiche mobili, da acquisire soprattutto attraverso fondi FESR- Ambienti digitali unitamente all’installazione e/o consolidamento della rete LanWLan permetterà agli allievi comunicazione, ricerca, accesso rapido alle informazioni e alle risorse, ai materiali didattici, oltre a sviluppare la capacità di saper utilizzare il computer e altre tecnologie non solo in forma ludica, ma per costruire percorsi di conoscenza, per instaurare rapporti collaborativi, comprendere le lingue secondo lo standard AAC.
Per l’attività dei docenti, invece, postazioni mobili e installazione di una rete LAN /WAN significherà condividere i registri informatici e documentazioni didattiche, accedere facilmente al portale della scuola, porre le basi infrastrutturali per la didattica 2.0.
16) In merito alle RETI DI SCUOLE E DI ENTI, l’istituzione scolastica già vanta alcune reti di relazioni formalizzate con scuole ed enti per motivi prioritariamente didattici e per la sicurezza, in attuazione di quanto previsto dall’art.7 del DPR275/99. Si auspica pertanto un ulteriore ampliamento delle attività e del numero delle reti, soprattutto nell’ottica del curricolo verticale e delle azioni di miglioramento, che nel piano dell’offerta formativa triennale saranno richiamate e delineate nelle reciproche funzioni e per gli scopi di costituzione.
17) ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
- LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE sarà improntata ai criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, nonché, dei principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche e di azione collettiva
- L’ATTIVITÀ NEGOZIALE, nel rispetto della normativa vigente, sarà improntata al massimo della trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola;
- IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno e relativo compenso avverrà secondo il Regolamento d’Istituto e dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professionalità e i casi che rendono incompatibili gli insegnamenti e sulla base di criteri che garantiscano il massimo della professionalità;
- L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano.
18) MODALITA’ DI COMUNICAZIONE AL TERRITORIO
NELL’AMBITO DI INTERVENTO DELLE RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE si sottolinea la necessità di specifica COMUNICAZIONE PUBBLICA efficace e trasparente mediante strumenti, quali:
- Sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto
- Registro digitale
- Open day finalizzate a rendere pubbliche mission e vision.
19) RENDICONTAZIONE SOCIALE
Sarà compito della FS all’autovalutazione con il concorso di tutte le FF.SS e il Gruppo di lavoro Monitoraggio al POF, preordinare tale rendicontazione con la documentazione quali/quantitativa del loro operato (tabulazione dei dati e grafici con calcolo dello scarto tra il progettato e l’agito).
Sarà compito della scrivente curare la rendicontazione sociale di cui alla Circolare Ministeriale n.47/2014, attraverso Relazione quali/quantitativa al consiglio di istituto relativa all’efficacia dei percorsi progettati e pubblicazione degli esiti sul sito web della scuola oltre che sul Portale Unico in corso di elaborazione da parte del Ministero e su Scuola in chiaro.
20) ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA:
- Analisi dei contesti interni ed esterni
- Mission della scuola e Vision per perseguirla
- Dichiarazione delle priorità
- Dichiarazione degli obiettivi a tre anni
- Indicazione degli obiettivi ad un anno
- Eventuali obiettivi precedenti non ancora esauriti e da riprendere
- Risorse materiali ed infrastruttura li necessarie
- Attività e progetti in grado di realizzare gli obiettivi nel triennio:
- Risorse di organico
- Posti comuni e di sostegno
- Posti di organico di potenziamento collegati ai progetti proposti
- Posti di organico ATA
- Organigramma e funzionigramma dell’istituzione scolastica
- Organizzazione logistica dei plessi
- Tempiscuola
- Progettazione curricolaree
- Progettazione per curricolo potenziato
- Progettazione extracurricolare
- Dimensione europea
- Verifiche e valutazioni degli apprendimenti
- Certificazione delle competenze
- Visite guidate e uscite sul territorio
- Rapporti con le famiglie
- Documentazione didattica
- Organi collegiali
- Convenzioni e reti con scuole, associazioni, EE.LL.
- Regolamento d’Istituto
- Regolamento di vigilanza
- Monitoraggio della customer satisfaction
- Monitoraggio della progettazione curricolare e potenziata
- Monitoraggio dei progetti extracurricolari
- Modalità di comunicazione al territorio dell’attività espletata
- Carta dei servizi
- Il Piano di miglioramento dell’istituto
- Il Piano annuale dell’inclusività
- Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri
- I piani integrati FSE e FESR (qualora approvati dalla comunità europea)
Il termine per l’elaborazione del Piano da parte del Collegio dei Docenti è fissato entro il 7 gennaio.
Al controllo e alla supervisione della realizzazione del Piano triennale dell’offerta formativa saranno preposti:
- Il Dirigente Scolastico
- I componenti del NIV
- Il DSGA
- Le Funzioni Strumentali ciascuna per l’area di propria competenza
1. to La Dirigente Scolastica Dott.ssa Filomena Zullo
Firma autografa sostituita da indicazioni mezzo stampa, ai sensi dell’art. 3 comma 2, D.Lgs. n. 39/1993
Prot. n° 330 B/32 del 25/01/2016
Piano di Miglioramento (PDM) dell' istituzione scolastica NAEE10100Q
ACERRA 1 - PIAZZA RENELLA
RESPONSABILE DEL PIANO (DIRIGENTE SCOLASTICO) DOTT. PROF. FILOMENA ZULLO
Documento approvato dal Collegio dei docenti in data 12 / 01 / 2016 (Delibera n°20)
e dal Consiglio di Circolo in data 13 / 01 / 2016 (Delibera n°37)
Indice
PREMESSE E SCENARIO DI RIFERIMENTO SOMMARIO
- 1. Obiettivi di processo
o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)
o 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
o 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza
- 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
- 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
o 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
o 3.2 Tempi di attuazione delle attività
o 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo
- 4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
o 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
o 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
o 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica
o 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
PREMESSE E SCENARIO DI RIFERIMENTO
A seguito del DPR n.80/2013, nel quale viene richiesto alle scuole il procedimento di autovalutazione, dopo la compilazione e la revisione del Rapporto di Autovalutazione, attraverso i descrittori messi a disposizione dell’Invalsi e dall’ISTAT, è stato accertato che:
- Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI è risultato superiore a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e matematica si è presentata in linea o di poco inferiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano dalla media della scuola oppure in alcune classi si discostano in positivo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è risultata inferiore alla media nazionale.
- Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è risultato accettabile; sono presenti alcune situazioni (classi, plessi, ecc.) nelle quali le competenze sociali e civiche sono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole). In generale, gli studenti hanno raggiunto un sufficiente livello di organizzazione del metodo di studio, anche se, in molte classi terminali della scuola primaria, alcuni di essi non hanno ancora sviluppato un’adeguata autonomia. La scuola ha adottato criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma non ha ancora costruito strumenti comuni per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.
La provenienza socio-economico-culturale di molti alunni rende diffuso il problema della disciplina e dell’osservanza delle regole, per alcuni casi particolari non proprio consoni alle più comuni regole della civile convivenza; per questi casi, il problema nasce dalla scarsa collaborazione di alcune famiglie che poco partecipano alla vita della scuola e alla crescita educativa e formativa dei propri figli.
In merito agli spazi educativi della scuola, essi sono molto carenti e sfruttati al massimo delle potenzialità, in quanto le classi sono ospitate in 9 plessi, locati anche presso altri circoli didattici e scuole medie del territorio, strutture temporanee a causa dell’inagibilità della sede ufficiale. La condizione di ospiti determina, da ben cinque anni a questa parte, la mancanza di una efficiente unitarietà di lavoro dei docenti per mancanza di un costante confronto, difficoltà organizzative e di comunicazione, la necessità di una cultura della sicurezza sempre più capillarizzata in relazione alle diverse problematiche strutturali dei plessi ospitanti, la mancanza di veri e propri laboratori e palestre adeguatamente strutturati per supportare l’attività d’insegnamento e di ricerca nell’ottica della diversificazione dell’approccio conoscitivo, della valorizzazione dei diversi linguaggi e dell’acquisizione di competenze specifiche da parte dei discenti.
Nonostante le numerose criticità legate oltre che agli esiti degli studenti anche alle condizioni logistiche dell’istituto, la scuola continua a crescere grazie al buon clima di lavoro, alla disponibilità e professionalità di tutti gli operatori e alla positiva immagine che l’istituzione ha conquistato nel tempo sul territorio in cui opera.
Alla luce di tale resoconto, il PDM come il POFT, se da una parte sarà rivolto all’attenta conservazione e consolidamento dei punti di forza già riscontrati ed evidenziati nel RAV, dall’altra dovrà garantire la piena realizzazione dell’autonomia nell’innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli studenti valorizzando le potenzialità e gli stili d’apprendimento.
La progettazione curricolare, aggiuntiva/potenziata, ed extracurriculare avrà, già a partire dall’annualità 2015/2016, un’impostazione orientata in primo luogo al miglioramento di almeno il 5% delle competenze in italiano e matematica, da evolversi nelle annualità successive fino a raggiungere il 15% di incremento.
PERTANTO
Visti gli esiti del Rapporto di Autovalutazione dell'Istituto (RAV) che sottolineano: la necessità di migliorare i risultati delle prove standardizzate nazionali;
la necessità di attivare un recupero/consolidamento anche delle competenze di cittadinanza dell'utenza;
Vista la Delibera n°10 del Collegio dei Docenti del 08/10/2015 che individua “campi di potenziamento” coerenti con i suddetti obiettivi;
Vista la Delibera n° 26 del Consiglio di Circolo del 14/10/2015 con la quale il Consiglio prende atto dell'individuazione delle suddette priorità da parte del Collegio dei Docenti ai fini del Miglioramento dell’offerta formativa e approva la proposta di Curricolo Potenziato;
SI PROPONE
il seguente Piano di Miglioramento (PDM) dell’offerta formativa per l’a.s. 2015/2016, da estendere, con le necessarie modifiche del caso alla luce del monitoraggio costante delle azioni, a tutto il triennio 2016/2019.
NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE
Il Nucleo Interno di Valutazione è stato individuato dal Dirigente scolastico che ha proposto i nominativi al Collegio dei docenti e al Consiglio d’Istituto.
Gli organi collegiali, contestualmente all’esame delle indicazioni provenienti dal RAV, hanno condiviso la scelta, individuando e programmando momenti di confronto e di approfondimento.
Per la composizione, il ruolo nell’organizzazione scolastica e il ruolo nel gruppo dei componenti del NIV si rimanda alla pagina 26 del presente documento.
INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ
Il Rapporto di Autovalutazione ha evidenziato i punti di forza e quelli di debolezza, sia dell’assetto organizzativo dell’Istituto, sia dell’azione educativo-formativa che esso riesce a mettere in atto.
Il Nucleo Interno di Valutazione ha individuato le priorità ed i traguardi che devono essere perseguiti per migliorare le abilità, le conoscenze e le competenze degli alunni (risultati prove standardizzate nazionali e competenze chiave e di cittadinanza).
Non saranno trascurati quei processi ritenuti collaterali alle priorità individuate, ma che al momento non possono essere declinati in obiettivi strategici da raggiungere nel lungo periodo.
Essi saranno oggetto di prospettive di miglioramento specificate nel POFT 2016/19.
Le priorità (relative alla sezione 5 del RAV) sono descritte nella seguente tabella:
|
1. Obiettivi di processo
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressinel Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Area di processo |
Obiettivi di processo |
Priorità |
|
|
|
1 |
2 |
Curricolo, progettazione e valutazione |
|
X |
|
|
X |
|
|
|
|
X |
|
Continuità e orientamento |
|
X |
|
Orientamento strategico e organizzazione della scuola |
|
|
X |
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane |
|
X |
|
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie |
|
|
X |
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
|
Obiettivi di processo elencati |
Fattibilità (da 1 a 5) |
Impatto (da 1 a 5) |
Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell'intervento |
1 |
Incrementare i momenti di analisi relativi alla revisione della programmazione didattica, inserendo progetti di recupero e consolidamento, finalizzati alle prove standardizzate nazionali |
5 |
4 |
20 |
2 |
Inserire nella progettazione per competenze prove di valutazione autentica e rubriche di valutazione, in riferimento alle competenze di cittadinanza |
5 |
4 |
20 |
3 |
Avviare il curricolo verticale per competenze |
5 |
4 |
20 |
4 |
Promuovere incontri periodici tra docenti dei vari ordini di scuola per lo sviluppo del curricolo verticale (progetti di continuità e condivisione di criteri di valutazione) |
5 |
4 |
20 |
5 |
Programmare corsi di formazione e di aggiornamento coerenti alle esigenze dei docenti. |
3 |
4 |
12 |
6 |
Promuovere una corretta continuità orizzontale scuola-utenza |
4 |
3 |
12 |
7 |
Potenziare internet e rete LAN/WLAN in tutti i plessi del circolo |
4 |
3 |
12 |
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala di rilevanza
|
|
Obiettivo di processo in via di attuazione |
Risultati attesi |
Indicatori di monitoraggio |
Modalità di rilevazione |
|
1 |
Incrementare i momenti di analisi relativi alla revisione della programmazione didattica, inserendo progetti di recupero e consolidamento, finalizzati alle prove standardizzate nazionali |
Miglioramento dei risultati delle prove standardizzate nazionali |
Progressi nei percorsi di apprendimento (passaggi di fascia)
Successo scolastico Varianza interna Varianza tra le classi Concentrazione delle disparità
Efficacia
Attività di Recupero e Potenziamento
Diffusione interventi individualizzati |
n. allievi coinvolti totale allievi
Confronto negli anni Confronto negli anni Confronto negli anni Confronto negli anni Risultati di customer Azioni posit realizzate Azioni pianificate
Confronto classi/sezioni |
||
2 |
Inserire nella progettazione per competenze prove di valutazione autentica e rubriche di valutazione, in riferimento alle competenze di cittadinanza |
Miglioramento della programmazione e della didattica per competenze di cittadinanza |
Adeguatezza ai bisogni Revisione Efficacia
Prove autentiche- rubriche strutturate per classi parallele
Recupero/approfondimento
Modello condiviso dei comportamenti target |
Presente/assente
Periodicità
Risultati di customer
n. discipline coinvolte totale discipline
n. discipline coinvolte totale discipline
Presente/assente |
||
3 |
Avviare il curricolo verticale per competenze |
Elaborazione di un curricolo verticale di italiano e matematica, articolato per competenze |
Adeguatezza ai bisogni formativi
Traguardi competenze/anno di corso
Flessibilità
Programmazione periodica ambiti/classi Prove strutturate per classi parallele
Prove autentiche-rubriche |
Risultati di customer Risultati di customer Risultati di customer Presente/assente Periodicità
Periodicità |
||
|
|
|
|
Recupero/approfondimento Azioni di personalizzazione Criteri e scale di valutazione comuni
Revisione Efficacia |
N° alunni con passaggi di fascia
n. discipline coinvolte totale discipline Presente/assente Periodicità Risultati di customer |
4 |
Promuovere incontri periodici tra docenti dei vari ordini di scuola per lo sviluppo del curricolo verticale (progetti di continuità e condivisione di criteri di valutazione) |
Confronto e scambio di esperienze tra i docenti
Miglioramento della qualità e della fattibilità del curricolo verticale
Costituzione di reti di scuole dello stesso grado ai fini della continuità didattico-educativa |
Costituzione di reti di scuole dello stesso grado
Iniziative di confronto tra ordini diversi
Condivisione di azioni progettuali per classi ponte
Confronto strategie didattico/metodologiche innovative
Condivisione materiali didattici
Creazione di Prove autentiche-rubriche
Criteri e scale di valutazione comuni
Efficacia |
N° di scuole coinvolte nella rete
Azioni positive Azioni pianificate
Azioni positive Azioni pianificate
Presenti/assenti
N° di materiali prodotti in collaborazione
n. discipline coinvolte totale discipline
n. discipline coinvolte totale discipline
Risultati di customer |
5 |
Programmare corsi di formazione sulla didattica per competenze, curricolo verticale e uso delle TIC |
Incremento della qualità dell’offerta formativa e sostegno alla professionalità dei docenti |
Analisi bisogni formativi Formazione del personale
Ricaduta in classe
Valorizzazione personale |
Risultati di customer
Azioni posit realizzate Azioni pianificate
Azioni posit realizzate Azioni pianificate
n. docenti in formazione totale docenti |
6 |
Promuovere una corretta continuità orizzontale scuola/utenza |
Maggiore coinvolgimento delle famiglie nella vita della scuola |
Gradimento politiche scolastiche
Partecipazione
Collaborazioni formative
Comunicazione |
Risultati di customer
% Risposte questionari
Presenze elezioni OOCC
Presenze colloqui
Azioni positive realizzate Azioni pianificate
Sito web attivo/non presente o aggiornato
Utilizzo email/email non attivate |
7 |
Potenziare internet e rete LAN/WLAN in tutti i plessi del circolo |
Dematerializzazione
Migliore comunicazione quotidiana fra la sede centrale e i plessi periferici
Promozione di didattica interattiva per competenze
Migliore comunicazione scuola/famiglia |
Riduzione n. atti prodotti in cartaceo
Riduzione numero di schede per progettazione valutazione delle competenze prodotte in cartaceo
Uso tablet e Lim in classe
Gradimento politiche scolastiche |
N°comunicaz on-line N° totale di comunicazioni prodotte
N° di U.d.A. svolte con TIC per classe
Risultati di customer |
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
Obiettivo di processo 1
Incrementare i momenti di analisi relativi alla revisione della programmazione didattica, inserendo progetti di recupero e consolidamento |
||||
Azione prevista |
Effetti positivi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a lungo termine |
Stesura del progetto complessivo per l’individuazione degli obiettivi, destinatari, finalità, metodologie, tempi, risultati attesi.
Progettazione unitaria per competenze |
Miglioramento dei risultati in tutte le classi coinvolte nelle prove standardizzate.
Migliore organizzazione delle attività. |
Eccesso di delega ai docenti dell’OP da parte dei docenti di base per le attività di recupero e potenziamento |
Creazione di esperienze significative
Miglioramento degli esiti in generale |
Scarsa attenzione al recupero curricolare da parte dei docenti
Minore impegno da parte degli alunni nelleattività didattiche ordinarie |
Obiettivo di processo 2
Inserire nella progettazione per competenze prove di valutazione autentica e rubriche di valutazione in riferimento alle competenze di cittadinanza |
||||
Azione prevista |
Effetti positivi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a lungo termine |
Costruzione di prove di valutazione autentica e rubriche di valutazione.
Progettazione e somministrazione di compiti significativi, prove esperte |
Adozione di un repertorio di prove autentiche per la verifica delle competenze |
Nessuno |
Graduale coinvolgimento di tutti i docenti nel condividere e applicare le scelte collegiali. |
Nessuno |
Obiettivo di processo 3
Avviare il curricolo verticale per competenze |
||||
Azione prevista |
Effetti positivi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a lungo termine |
Stesura della programmazione per competenze |
Rimodulazione della didattica in funzione del miglioramento programmato. |
Nessuno |
Graduale coinvolgimento di tutti i docenti nel condividere e applicare le scelte collegiali. |
Nessuno |
Obiettivo di processo 4
Promuovere incontri periodici tra docenti dei vari ordini di scuola per lo sviluppo del curricolo verticale (progetti di continuità e condivisione di criteri di valutazione) |
||||
Azione prevista |
Effetti positivi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a lungo termine |
Elaborazione di un curricolo verticale di italiano e matematica, articolato per competenze
Stesura dei progetti continuità.
Strutturazione di un modello di certificazione finale delle competenze coerente con il curricolo progettato |
Migliore organizzazione e coordinamento delle varie attività di continuità.
Creazione di reti di scuole per la continuità didadittico- educativa
Adozione di strumenti omogenei per la valutazione delle competenze |
Nessuno |
Centralità della continuità verticale come elemento di forza di tutto il curricolo per competenze.
Rafforzamento delle attività per reti di scuole |
Nessuno |
Obiettivo di processo 5
Programmare corsi di formazione sulla didattica per competenze, curricolo verticale e uso delle TIC |
||||
Azione prevista |
Effetti positivi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a lungo termine |
Formazione/autof ormazione su: didattica per competenze, curricolo verticale, utilizzo delle TIC a sostegno della didattica.
Designazione e formazione del docente animatore digitale.
Formazione di docenti diversi nel triennio per l’attuazione del PSDN |
Utilizzo delle tecnologie e dell’innovazione didattico- metodologica nelle pratiche educativo- didattiche per il 50% dei docenti |
Nessuno |
Utilizzo delle tecnologie e dell’innovazione didattico- metodologica nelle pratiche educativo- didattiche per il 100% dei docenti |
Nessuno |
Obiettivo di processo 6
Promuovere una corretta continuità orizzontale scuola/famiglia |
||||
Azione prevista |
Effetti positivi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a lungo termine |
Organizzazione di Open Day e manifestazioni intermedie e finali con la partecipazione diretta dei genitori.
Formazione sui temi scuola /famiglia e sulla funzione degli organi collegiali, anche attraverso le associazioni culturali del territorio |
Collaborazione attiva tra scuola e famiglia
Creazione di un patto formativo trasparente e condiviso con le famiglie |
Nessuno |
Apertura della scuola alla realtà sociale e culturale con il duplice atteggiamento di recettività e proposità
Rafforzamento del patto formativo con le famiglie
Interazione con tutte le risorse del territorio |
Nessuno |
Obiettivo di processo 7 Potenziare internet e rete LAN/WLAN in tutti i plessi del circolo |
||||
Azione prevista |
Effetti positivi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine |
Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine |
Effetti negativi all’interno della scuola a lungo termine |
Realizzazione di interventi di ampliamento della rete informatica a servizio delle attività didattiche e dei servizi amministrativi Formazione docenti e ATA |
Miglioramento della comunicazione sede centrale/plessi e scuola /famiglia |
Nessuno |
Dematerializzazio ne
Attuazione della segreteria digitale
Miglioramento competenze digitali del personale docente e ATA con un incremento dei risultati del 5% (1° anno), 10% (2° anno) 15% (3° anno) |
Nessuno |
Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell'obiettivo |
Connessione con il quadro di riferimento di cui in appendice A e B |
-Personalizzazione degli interventi didattico- educativi -Digitalizzazione degli ambienti di apprendimento dell'istituto, al fine di promuovere e favorire lo sviluppo di una didattica innovativa, per competenze, interattiva, condivisa attraverso il potenziamento della linea LAN dai docenti di tutti i plessi. - Formazione dei docenti attraverso diverse strategie innovative: reti di scuole, corsi treeming nazionali, partecipazioni ad iniziative proposte dalle scuole o da altrienti. - Riordino e riorganizzazione dei formatcurricola del personale al fine di impiegare al meglio le risorse interne nei vari percorsieducativi - Apertura della scuola al territorio, intesacome collaborazione con gli enti locali e con le associazioni culturali al fine di garantire una adeguata visibilità alle attività didattichesvolte. |
Le azioni strategiche proposte dal DS, approvate dal CdD e dal CdI per l'a. s. 2015/2016 e descritte nel PdM attraverso le tabelle precedenti, hanno portato a stabilire il seguente ordine di priorità nella scelta degli obiettivi relativi al quadro di riferimento della L107/2015, da promuovere anche avvalendosi dell'apporto dell'organico potenziato: - Valorizzazione delle competenzelinguistiche; - Potenziamento delle competenze matematico- logiche escientifiche; - Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica deglialunni; - Sviluppo delle competenze digitali degli alunni; - Potenziamento delle metodologielaboratoriali; - Valorizzazione della scuola come comunità attiva, aperta alterritorio; - Apertura pomeridiana dellescuole - Valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento deglialunni; |
- Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivodi processoindividuato
- Obiettivo di processo 1 (Priorità1)
- Incrementare i momenti di analisi relativi alla revisione della programmazione didattica, inserendo progetti di recupero e consolidamento, finalizzati alle prove standardizzatenazionali
1.1. Impegno di risorse umane interne allascuola
Figure professionali |
Tipologia di attività |
Numero di ore aggiuntive presunte |
Costo previsto |
Fonte finanziaria |
Dirigente scolastico |
Coordinamento, risorse umane. Coordinamento rapporti con l’utenza. Comunicazione, Diffusione, Valutazione (riesame) |
|
|
|
DSGA |
Progettazione, Documentazione |
|
|
|
NIV |
Progettazione, documentazione, comunicazione, diffusione, valutazione (riesame) |
|
|
|
N°3 Docenti O.P. |
Implementazione attività laboratoriali di recupero e potenziamento documentazione attività svolte |
120 (per docente in orario extracurriculare) |
|
|
N°2 Docenti Gruppo dilavoro Monitoraggi |
Monitoraggio attività |
10x2=20 |
€350 |
F.I.S. |
Personale ATA |
Apertura dei locali in orario extrascolastico |
160 |
€ 2.000 |
F.I.S.. |
1.2. Impegno finanziario per le figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa |
Impegno presunto |
Fonte finanziaria |
Esperti interni |
|
|
Consulenti esterni |
|
|
Attrezzature |
Attrezzature disponibili nell’istituto |
|
Servizi |
Euro 500,00 |
MOF |
Altro |
|
|
1.3 Tempi di attuazione delle attività
Attività |
Pianificazione delle attività (mesi dall’avvio) |
|||||||||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
Progettazione |
Dicembre |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Individuazione degli alunni |
|
Gennaio |
|
|
|
|
|
|
|
|
Accertamento prerequisiti |
|
|
Febbraio |
|
|
|
|
|
|
|
Laboratori didattici |
|
|
|
Marzo |
Aprile |
|
|
|
|
|
Monitoraggio intermedio e ricaduta sugli esiti |
|
|
|
|
|
metà marzo |
|
|
|
|
Co- progettazione con i docenti curriculari |
|
|
|
|
|
|
fine marzo |
|
|
|
Simulazioni Invalsi |
|
|
|
|
|
|
|
Aprile |
Maggio |
|
Report Valutazione risultati |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Giugno |
1.4 Monitoraggio delle azioni
Data di rilevazione |
Indicatori di monitoraggio del processo |
Strumenti di misurazione |
Criticità rilevate |
Progressi rilevati |
Modifiche/ necessità di aggiustamenti |
Gennaio |
Concentrazioni per classe/sezione |
% per classe/sezione |
|
|
|
Marzo |
Progressi nei percorsi di apprendimento
Attività di Recupero e Potenziamento
Efficacia |
n. allievi coinvolti totale allievi
Azioni positive realizzate
Azioni pianificate Risultati di customer |
|
|
|
Giugno |
Diffusione interventi individualizzati
Miglioramento esiti
Efficacia |
Confronto tra classi/sezioni
N° passaggi ad fascia di livello più elevata/N° iniziale alunni per fascia
Risultati di customer |
|
|
|
2. Obiettivo di processo 2 (Priorità 2)
- Inserire nella progettazione per competenze prove di valutazione autentica e rubriche di valutazione, in riferimento alle competenze di cittadinanza
2.1. Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali |
Tipologia di attività |
Numero di oreaggiuntive presunte |
Costo previsto |
Fonte finanziaria |
Dirigente scolastico |
Coordinamento, risorse umane. Progettazione Pianificazione Comunicazione, Diffusione, Valutazione (riesame) |
|
|
|
NIV |
Progettazione, documentazione, comunicazione, diffusione, valutazione (riesame) |
|
|
|
Docenti |
Implementazione |
Nessuna al di fuori dell’orario di servizio previsto dal CCNL |
|
|
N°1 Docente Gruppo dilavoro Monitoraggi |
Monitoraggio attività |
10 |
€175 |
F.I.S. |
Personale ATA |
Vigilanza |
Nessuna al di fuori dell’orario di servizio previsto dal CCNL |
|
|
2.2. Impegno finanziario per le figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa |
Impegno presunto |
Fonte finanziaria |
Esperti interni |
|
|
Consulenti esterni |
|
|
Attrezzature |
Attrezzature disponibili nell’istituto |
|
Servizi |
Euro 300,00 |
MOF |
Altro |
|
|
2.3 Tempi di attuazione delle attività
Attività |
Pianificazione delle attività (mesi dall’avvio) |
|||||||||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
Progettazione |
Dicembre |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Individuazione bisogni degli alunni |
|
Gennaio |
|
|
|
|
|
|
|
|
Accertamento competenze cittadinanza |
|
|
Febbraio |
|
|
|
|
|
|
|
Laboratori didattici |
|
|
|
Marzo |
Aprile |
|
|
|
|
|
Monitoraggio intermedio e ricaduta sugli esiti |
|
|
|
|
|
Marzo |
|
|
|
|
Somministrazion e prove autentiche |
|
|
|
|
|
|
|
Aprile |
Maggio |
|
Uso di rubriche valutative |
|
|
|
|
|
|
|
Aprile |
Maggio |
|
Report Valutazione dei risultati |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Giugno |
2.4 Monitoraggio delle azioni
Data di rilevazione |
Indicatori di monitoraggio del processo |
Strumenti di misurazione |
Criticità rilevate |
Progressi rilevati |
Modifiche/ necessità di aggiustamenti |
Gennaio |
Concentrazioni per classe/sezione |
% per classe/sezione |
|
|
|
Marzo |
Modello condiviso dei comportamenti target
Scala comune Criteri comuni
Diffusione delle attività per potenziare le competenze |
Presente/Non presente
Presente/Non presente
n. allievi coinvolti totale allievi Azioni positive realizzate
Azioni pianificate |
|
|
|
Giugno |
Diffusione interventi individualizzati Efficacia |
Confronto tra classi/sezioni
Risultati di customer |
|
|
|
3. Obiettivo di processo 3
- Avviare il curricolo verticale per competenze
3.1. Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali |
Tipologia di attività |
Numero di ore aggiuntive presunte |
Costo previsto |
Fonte finanziaria |
Dirigente scolastico |
Coordinamento, risorse umane. Progettazione Comunicazione, Diffusione Valutazione (riesame) |
|
|
|
NIV |
Progettazione, documentazione, comunicazione, diffusione, valutazione (riesame) |
|
|
|
Docenti |
Implementazione |
Nessuna al di fuori dell’orario di servizio previsto dal CCNL |
|
|
Personale ATA |
Vigilanza |
Nessuna al di fuori dell’orario di servizio previsto dal CCNL |
|
|
Altre figure |
|
|
|
|
3.2. Impegno finanziario per le figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa |
Impegno presunto |
Fonte finanziaria |
Esperti interni |
|
|
Consulenti esterni |
|
|
Attrezzature |
Attrezzature disponibili nell’istituto |
|
Servizi |
Euro 200,00 |
MOF |
Altro |
|
|
3.3 Tempi di attuazione delle attività
Attività |
Pianificazione delle attività (mesi dall’avvio) |
|||||||||
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
Lettura critica Indicazioni2012 |
Dicembre |
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Scelta competenze classi ponte |
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Gennaio |
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d.A. per competenze |
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Febbraio |
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Implementazion e U.d.A classi parallele |
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Marzo |
Aprile |
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Monitoraggio intermedio e ricaduta sull’attività didattica |
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Marzo |
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Somministrazio ne prove autentiche |
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Aprile |
Maggio |
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Uso di rubriche valutative |
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Aprile |
Maggio |
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Report ricadute Valutazione dei risultati |
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Giugno |
3.4 Monitoraggio delle azioni
Data di rilevazione |
Indicatori di monitoraggio del processo |
Strumenti di misurazione |
Criticità rilevate |
Progressi rilevati |
Modifiche/ necessità di aggiustamenti |
Gennaio |
Traguardi competenze/classi parallele |
Risultati di customer |
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Marzo |
Coerenza delle attività
Ricaduta sull’attività didattica classi parallele |
Azioni pianificate Azioni realizzate
N° Alunni per passaggio di fascia |
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Giugno |
Efficacia |
Risultati di customer |
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4. Obiettivo di processo 4
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- Promuovere incontri periodici tra docenti dei vari ordini di scuola per lo sviluppo delcurricolo verticale (progetti di continuità e condivisione di criteri di valutazione)
4.1. Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure professionali |
Tipologia di attività |
Numero di ore aggiuntive presunte |
Costo previsto |
Fonte finanziaria |
Dirigente scolastico |
Coordinamento, risorse umane. Coordinamento rapporti con l’utenza. Comunicazione, Diffusione, Valutazione (riesame) |
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NIV |
Progettazione, documentazione, comunicazione, diffusione, valutazione (riesame) |
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Docenti |
Classi ponte (infanzia, primaria, secondaria di 1° grado) |
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N°1 Docente Gruppo di lavoro Monitoraggi |
Monitoraggio attività |
10 |
€175 |
F.I.S. |
Personale ATA |
Vigilanza |
Nessuna al di fuori dell’orario di servizio previsto dal CCNL |
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Altre figure |
Docenti della scuola secondaria di 1° grado |
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4.2. Impegno finanziario per le figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia di spesa |
Impegno presunto |
Fonte finanziaria |
Esperti interni |
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Consulenti esterni |
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Attrezzature |
Attrezzature disponibili nell’istituto |
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Servizi |
Euro 200,00 |
M.O.F. |
Altro |
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4.3 Tempi di attuazione delle attività
Attività |
Pianificazione delle attività (mesi dall’avvio) |
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1 |
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Costituzione reti tra scuolestesso grado |
Dicembre |
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Incontri preliminari su progettazione/v alutazione |
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Gennaio |
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Laboratori didattici classi ponte |
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Febbraio |
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Laboratori didattici classi ponte |
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Marzo |
Aprile |
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Monitoraggio in rete intermedio e ricaduta sugli esiti |
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Fine Marzo |
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Somministrazio ne prove autentiche |
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Aprile |
Maggio |
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Uso di rubriche valutative |
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Aprile |
Maggio |
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Report Valutazione dei risultati |
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Giugno |
4.4 Monitoraggio delle azioni
Data di rilevazione |
Indicatori di monitoraggio del processo |
Strumenti di misurazione |
Criticità rilevate |
Progressi rilevati |
Modifiche/ necessità di aggiustamenti |
Gennaio |
Costituzione reti tra scuole dello stesso grado
Condivisione azioni e materiali progettuali classi ponte |
N° scuole coinvolte nella rete
Azioni Positive Azioni pianificate |
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Marzo |
Ricaduta su esiti classi ponte |
Presente/assente |
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Giugno |
Efficacia della rete |
Risultati di customer |
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Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
- Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Valutazione in itinere dei traguardi legati agli esiti (Priorità 1)
Traguardo |
Data rilevazione |
Indicatori scelti |
Risultati attesi |
Risultati riscontrati |
Differenza |
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica |
Riduzione del gap in italiano e matematica e del livello di disomogeneità tra le classi del 5% il 1° anno, del 10% il 2° anno, del 15% il 3° anno |
Analisi simulazioni interne:
mar. 2016 apr. 2016 |
Varianza tra le classi (%per classe/sezione)
Confronto dei risultati con quelli dell’anno precedente |
Miglioramento dei risultati delle prove standardizzate nazionali |
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Valutazione in itinere dei traguardi legati agli esiti (Priorità 2)
Traguardo |
Data rilevazione |
Indicatori scelti |
Risultatiattesi |
Risultati riscontrati |
Differenza |
Considerazioni critiche e propostedi integrazione e/o modifica |
Recuperare e consolidare le competenze di cittadinanza attraverso un aumento dei voti dei discenti in comportamento e una migliore capacità di lavorare in gruppo |
Valutazioni del Secondo quadrimestreArea Storico- geografica |
Confronto dei risultati con quelli dell’anno precedente |
Migliorare il livello delle competenze di cittadinanza |
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2. Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola |
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Momenti di condivisione interna |
Persone coinvolte |
Strumenti |
Considerazioni nate dalla condivisione |
Fasi progettuali |
Dirigente NIV |
riunioni di staff e di nucleo |
La collaborazione dei docenti coinvolti è stata significativa e costruttiva al fine della realizzazione di un importante progetto di miglioramento di durata triennale |
Collegio Docenti |
Docenti |
Assemblea |
Tutti i docenti si sono mostrati partecipativi e direttamente coinvolti nelle scelte organizzative riportate nel PdM |
Relazioni e condivisione documenti |
Docenti |
Sito web |
La diffusione è capillare e immediatae permette osservazioni e miglioramenti continui in corso d'opera |
3. Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola |
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Metodi / strumenti |
Destinatari |
Tempi |
Tutte le azioni messe in atto saranno condivise e discusse durante gli incontri dei vari gruppi di progettazione/valutazione/verifica, nei consigli di classe e interclasse. |
Tutti i docenti |
Due volte nel corso dell’anno scolastico |
Sarà cura di alcuni componenti del NIV fornire a ciascuna interclasse i documenti elaborati dalle figure del NIV preposte alla documentazione del miglioramento Nessun docente, tuttavia, potràesimersi dal collaborare per offrire alla comunità il proprio contributo di idee e di riflessione. Tutti i documenti prodotti saranno pubblicati sul Sito Internetdell’Istituto. |
Tutti i docenti |
Nel corso delle verifiche bimestrali della programmazione didattico- educativa |
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno |
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Metodi / strumenti |
Destinatari |
Tempi |
Pubblicazione dei documenti e degli atti sul Sito internet dell’Istituto e sul portale Scuolain chiaro. |
Genitori degli alunni Ente locale ed Associazioni presenti sul territorio. Ufficio scolastico provinciale e regionale |
Al termine delle attività didattiche |
Consigli di classe e interclasse. Assemblea dei genitori |
Genitori degli alunni |
Incontri scuola-famiglia |
4. Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Nome e Ruolo nell’istituzione scolastica |
Ruolo |
FILOMENA ZULLO Dirigente Scolastico |
PROGETTAZIONE/ IMPLEMENTAZIONE/VERIFICA/COMUNICAZIONE/DIFFUSIONE |
COSTANZA TAGLIAMONTE Docente F.S. Area 1 |
PROGETTAZIONE/DOCUMENTAZIONE |
MARIA GIUSEPPINA TARDI Docente Collaboratrice DS |
IMPLEMENTAZIONE/ COMUNICAZIONE/DIFFUSIONE |
ANNA MARIA FALCO Docente Collaboratrice DS |
IMPLEMENTAZIONE/COMUNICAZIONE/DIFFUSIONE |
ROSANNA BRANCACCIO Docente F.S. Area 2 |
MONITORAGGIO/ VERIFICA/DOCUMENTAZIONE |
PLACIDO DE MARTINO DSGA |
PROGETTAZIONE/VERIFICA/DOCUMENTAZIONE |
ANTONIO SPARVIERO Genitore CdC. |
VERIFICA/COMUNICAZIONE/DIFFUSIONE |
Caratteristiche del percorso svolto
1 Sono stati coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualchefase del piano di miglioramento?
X SI NO
2 Se sì, chi è stato coinvolto?
X Genitori
X Altri membri della comunità scolastica (specificare quale): DSGA
3 La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? SI XNO
4 Se sì, da parte di chi? INDIRE
Università (specificare quale) : Enti di ricerca (specificare quale) :
Associazioni culturali e professionali (specificare quale) : Altro (specificare) :
5 Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di miglioramento?
X SI NO
6 Il Dirigente ha monitorato l'andamento del Piano di Miglioramento?
X SI NO
F.to IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott. Prof. Filomena Zullo
Firma autografa sostituita da indicazioni mezzo stampa, ai sensi dell’art. 3 comma 2, D.Lgs. n. 39/1993