9.1. Continuità
In ambito educativo il concetto di continuità educativo-didattica fa riferimento ad uno sviluppo e ad una crescita dell’individuo da realizzarsi senza macroscopici salti o incidenti. Ogni momento formativo deve essere legittimato dal precedente per ricercare successive ipotesi educative ricche di senso e di significato ai fini di un’autentica e armonica integrazione funzionale delle esperienze e degli apprendimenti compiuti dal bambino.
Tale dimensione acquista ancora più valore laddove sussiste una disabilità, un disturbo di apprendimento o semplicemente un bisogno specifico di apprendimento.
La scuola si attiva per creare ponti relazionali poggiati su legami forti che investono la famiglia, il gruppo dei pari e il gruppo degli adulti significativi per tessere la trama funzionale in cui inserire il processo di crescita e l’armonizzazione delle esperienze.
Per Progetti in continuità si rimanda aPdM- ALLEGATO n. 2 e Progettazione Curriculare - Scheda progetto ALLEGATO n. 3
9.1.1. Continuità Orizzontale
La scuola si pone come obiettivo varie iniziative che coinvolgono la famiglia e il contesto socio–istituzionale territoriale, rappresentato dagli EE.LL., dalle agenzie educative
Tali iniziative si snodano sia a livello formativo con seminari, convegni e incontri su tematiche afferenti problematiche, come la gestione dei comportamenti problematici, conflittualità domestiche e scolastiche, il rispetto dell’ambiente , eco-sostenibilità’, la legalità e tutto ciò che attiene alla cittadinanza attiva.
La scuola attiva laboratori esperienziali per le famiglie, dove ognuno mette a disposizione dell’altro le proprie competenze e le proprie abilità in una logica di condivisione e di crescita umana e culturale. Tutta l’azione della scuola diviene visibile nell’ OPEN-DAY celebrato come manifestazione formale della propria identità.
Per realizzare questa unitarietà ’-continuità sono garantiti:
- colloqui individuali (sportello di ascolto)
- riunioni di plesso e sezioni
- attività che coinvolgono i genitori
- incontri con professionisti dei servizi socio-sanitari/educativi.
9.1.2. Continuità Verticale
Ausubel, come gran parte dei moderni pedagogisti, nei suoi studi, afferma che nell’apprendimento il fattore più importante è dato dalle conoscenze che lo studente già possiede. Infatti è sulla matrice cognitiva che l’alunno collega le nuove esperienze e le nuove conoscenze, facendole proprie. Diventa allora indispensabile per gli insegnanti innestare il proprio lavoro su quanto è stato già fatto, tenendo conto delle conoscenze e competenze che gli alunni hanno già acquisito, anche al di fuori della scuola.
Valorizzare e colmare la peculiare matrice cognitiva diventa il modello educativo a cui fare riferimento soprattutto nei passaggi dei gradi scolastici.
La scuola pone in essere azioni di raccordo tra i vari contesti educativi, soprattutto nel passaggio tra scuola dell’infanzia – primaria e secondaria con:
- Scambio di informazioni mediante l’utilizzo di strumenti condivisi (scheda di passaggio)
- Collaborazione tra docenti /educatori delle classi di passaggio
- Progetti musicali, sportivi, linguistici, scientifici, informatici, di legalità e civiltà’ in rete con le scuole medie
- Progetto continuità con scuola dell’infanzia